La Storia di Roma

La storia di Roma ha inizio con la leggenda della lupa che allattò Remo e Romolo, il secondo divenuto re dell'Urbe prima di Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio Superbo, i leggendari sette Re ai quali succedette nel 509 a.C. la Repubblica.

L'età repubblicana si protrasse per cinque secoli durante i quali Roma fiorì, allargò i confini della città e conquistò nuovi territori che la portarono ad essere caput mundi, la capitale del mondo durante l'età imperiale. Tra il 27 a.C., anno d'insediamento di Ottaviano che assunse il titolo di Augusto, ed il 395, data della morte di Teodosio I in seguito alla quale avvenne la separazione tra l'Impero d'Occidente e quello d'Oriente, l'Impero Romano arrivò infatti dall'Atlantico al Golfo Persico, dalla Gran Bretagna all'Egitto.

Un territorio immenso contraddistinto da usi e costumi comuni che si avviò verso una lenta ed inesorabile crisi culminata con la deposizione di Romolo Augusto da parte di Odacre nel 476, per quanto concerne l'Impero d'Occidente. L'Impero d'Oriente resistette, invece, fino alla conquista da parte degli Ottomani di Costantinopoli (1453), ma il destino della città di Roma nel V secolo fu segnato da un susseguirsi di invasioni e saccheggi per mano dei Barbari e l'Urbe si spopolò, prima di rivivere una nuova epoca di gloria con la Chiesa.

Nel 756 Pipino il Breve, padre di Carlo Magno, donò a Papa Stefano II i territori da cui nacque lo Stato Pontificio, fortificato da Leone IV il quale diede vita alla città leonina circondando con mura i possedimenti della Chiesa e creando la Fortezza di Castel Sant'Angelo.

La storia di Roma era oramai inestricabilmente legata a quella della Chiesa, come conferma la decadenza vissuta dall'Urbe quando il Papato si trasferì ad Avignone nel 1309 e le famiglie più influenti aprirono aspre contese per il potere. Il rientro dalla Francia dal Papa e della sua corte portarono linfa nuova nella città eterna che si avviava verso il Rinascimento, rinnovandosi in maniera grandiosa grazie ai Papi mecenati che convocarono i migliori artisti dell'epoca nella capitale.

I capolavori artistici ed architettonici rinascimentali sono infiniti e le opere volte a rendere Roma la capitale del mondo proseguirono nei secoli successivi fino al Settecento inoltrato, quando si verificò la decadenza dello Stato Pontificio al quale tentò di subentrare Napoleone nell'intento di affermarne il ruolo di seconda città più importante del suo glorioso Impero.

 

 

 

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